Mentre l'estate prosegue a suon di matrimoni e cover, eccoci tornare a pubblicare del materiale originale. Come la foto e il titolo lasciano chiaramente intendere, questo nuovo singolo è incentrato sul tema della paternità, piuttosto caro da qualche anno al nostro Stefano e al nostro Paolo, qui ritratti con le rispettive eredi (Enrico per adesso coccola ancora le sue chitarre).
Mentre però i figli richiedono un periodo di gestazione di nove mesi, Bimba Mia per venire finalmente alla luce ci ha messo circa dieci anni. Le origini risalgono alla forte influenza che ebbe in quel periodo la scoperta delle ballate orchestrali dei Beach Boys, tant'è che infatti il cantato era stato immaginato tutto in falsetto. Diverse derisioni più tardi da parte di chi aveva ascoltato i provini convinsero l'autore, dopo aver quasi gettato nel cestino il brano, a reimpostare il cantato un'ottava sotto - almeno nella strofa. Grazie anche alle migliorate tecniche di registrazione a distanza nell'ultimo anno il pezzo ha visto finalmente la collaborazione di Stefano e Paolo alla definitiva realizzazione della canzone.
Dalla tematica alquanto simile, così come per lo stile, anche questo brano ha risentito nel corso degli anni di un abbassamento di tonalità, perché si sa, in testa siamo tutti bravi a cantare come Carl Wilson, ma poi quando si arriva alla prova pratica il confronto non regge. La base era però talmente in stato avanzato che piuttosto che risuonare il tutto si è preferito abbassare tutto (grazie Cubase) mediante un paio di semplici click (ecco perché il basso è così basso e il cigolio del pedale del pianoforte così evidente).
E' stata posta idealmente sul lato B di questo singolo, ma Rebecca è un brano importante perché sin'ora l'unico nato da un sogno (ovviamente un sogno da beatlesiano perso).
Ero su una scalinata assolata, tipo quella di un teatro antico.
C'erano John Lennon e Yoko Ono che cantavano questo brano (ricordo ancora il testo in inglese!),
tuttavia nella mia mente pensavo che "Paul la cantava leggermente diversamente"
e così mi sono svegliato canticchiando il motivetto.
Quando ho realizzato di essere sveglio non ho fatto altro che cantare e ricantare il tema
per non dimenticarlo. Il testo è una traduzione quasi letterale di quello che avevo sognato.
La parte centrale tra l'altro è una variazione di un brano ancora più vecchio (1998?) con una strofa che però non funzionava affatto, ma dei vecchi pezzi - come del porco - non si butta via niente.
Perché il suono fosse veramente il "suo" mancava una sezione fiati, ma come fare visto che fisicamente i fiati non c'erano? L'ispirazione come sempre quando non viene dai Beatles è venuta dai Beach Boys: armonica! Così quella che si sente alla fine è una sezione di armonica cromatica sovraincisa più e più volte per fare effetto banda (con tanto di "ottavino").
La "sezione fiati" di Rebecca.
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