mercoledì 15 giugno 2022

Doppia cena, doppio live!

 


Dopo mesi e mesi finalmente i Rifflessi tornano live in pubblico! Una fine giugno 2022 da non perdere, grazie ai due appuntamenti tutti da ballare (e mangiare) tra beat, surf e rock'n'roll!

Venerdì 17 (!) saremo sul lungolago di Marta, ospiti nel Giardino del Salotto 44 per accompagnare la cena e farvi saltellare tra un piatto e l'altro.

Sabato 25 invece vi aspettiamo nel nuovo Giardino delle Case Sbracate, dove saremo una delle tante attrazioni della due giorni enogastronomica di Borgo di Vino, a Ronciglione.


Per un tranquillo swing mentre fate aperitivo o uno scatenato ballo digestivo, vi aspettiamo!

sabato 10 aprile 2021

Un po' di sentimento!

 


Era da un bel po' che queste canzoni ci chiedevano di essere pubblicate, soprattutto dal momento che - e chi ci segue lo sa - si tratta di brani che i Rifflessi hanno in scaletta da tempo immemore. E sempre chi ci conosce sa che non sono neanche dei brani presi a caso dal nostro elenco, ma proprio quelli con cui siamo sempre stati soliti "riscaldarci". Non si tratta di veri e propri lenti, ma neanche di pezzi sottovoce: si tratta piuttosto, e da qui il titolo, di "beat sentimentali" che tra l'altro facevano parte della playlist del primo album dei Beatles (tranne "All My Loving", che comunque si trovava sul secondo). Può essere questo EP anche una raccolta "per sentimentali", dato il tema dei pezzi (l'amore, e chi se no?), ma anche per via del fatto che suscitano in noi Rifflessi ricordi di quando si suonava in giro e si teneva sotto mano la scaletta. Forse anche per questo i commenti che seguiranno saranno più sentimentali per noi che per chi ci legge, ma la nostalgia ha ormai preso il comando e quindi tant'è.

Apre il nostro tredicesimo EP "Anna", un pezzo assai significativo per i Rifflessi, in quanto è stata l'apertura di tutti i nostri concerti, in particolare quello del 26 Marzo 2011 al Rokka Bar di Farnese quando ripartimmo come trio (se solo avessimo conosciuto Andrea prima!). Negli ultimi anni ne abbiamo realizzato anche una versione "swing", che forse prima o poi vedrà la pubblicazione.

Segue "Baby It's You", pezzo di Burt Bacharach proposto qui nella versione, ovviamente, dei Beatles. Per noi è sempre stato il pezzo della "conferma", ossia quello usato per verificare la bontà dei settaggi audio, ma anche quello con cui qualche volta facevamo ballare gli ospiti dei matrimoni in attesa degli sposi: da brave cavie, erano esposti alla verifica della tenuta della voce di Stefano sulla parte acuta. Fin'ora nessuno si è mai lamentato.

L'ultimo dei tre fratelli di album (come ho detto, questi primi tre brani si trovavano tutti su "Please Please Me" dei Beatles), è stato spesso bistrattato: sempre un po' riluttanti a farlo per via degli stop&go a tre voci, era il pezzo per testare la modalità "coro", e quindi un altro brano in cui la nostra attenzione di esecutori si doveva dividere con quella da tecnici del suono. Il risultato però ci ha quasi sempre soddisfatto ed è per questo che si è meritato una così lunga persistenza nel repertorio.


 Chiude il nostro EP un brano che solo recentemente è stato fatto "arretrare" all'inizio della scaletta. A lungo usato come brano ballabile nella sezione finale dei concerti, ci è apparso via via più adatto per essere proposto insieme a brani dal sapore un po' più "country", buoni per far saltellare gli invitati ai matrimoni, distraendoli dal buffet ancora chiuso in attesa dell'arrivo degli sposi ritardatari.


Ed è con una nota sentimentale, per rimanere in tema, che mi sembra opportuno chiudere questo commento: è assai probabile che almeno tre di questi brani abbiano compiuto il loro percorso e che presto si avvieranno a raggiungere quella parte della scaletta che raramente viene suonata: quella delle "riserve". Sono ormai tanti e famosi i nuovi brani che i Rifflessi hanno deciso di inserire in scaletta e di alcuni vi abbiamo già messo a conoscenza con i recenti EP. Era però un atto dovuto e sentito, prima del loro addio, ringraziare "Anna", "Baby It's You" e "Ask Me Why" per il lungo e importante lavoro svolto durante tutti gli anni di concerti dei Riffilessi. Grazie a queste registrazioni vi ricorderemo sempre.


P.S.S. (post scriptum sentimentale): ecco la locandina della citata esibizione di "rifondazione" dei Rifflessi di cui recentemente ricorreva il decennale.




lunedì 15 febbraio 2021

Un po' di Relax!

 


Da un po' di tempo ci siamo tutti presi un po' di relax forzato ed è per questo che cominciano a scarseggiare aggiornamenti frequenti. Tuttavia, nonostante le avversità e la distanza non abbiamo mai smesso di lavorare in studio e il nostro repertorio è in continua espansione e registrazione, anche perché, diciamoci la verità, per noi Rifflessi il vero relax è quando possiamo suonare e dedicarci alla musica.

È con in mente una domenica d'estate dunque che vi proponiamo questi quattro pezzi tutti italiani, alcuni pigri, altri un po' di meno. Visto l'argomento non potevamo aprire il nostro dodicesimo EP se non con "Relax", il mitico jingle Fernet Branca registrato dall'ineffabile gruppo Vip200. Per rimanere fedeli allo spirito ci siamo affidati ai suoni dell'organo elettrico che ogni tanto fa capolino nelle nostre registrazioni.

Molto probabilmente il relax accompagnato da un amaro può indurci un meritato sonno, popolato da castelli e pappagalli e, chissà, magari anche numeri fortunati. È questo il tema della canzone in chiusura del primo lato, cantata dal nostro fido Andrea.

Che Andrea sia stato un acquisto fortunato per la squadra dei Rifflessi è testimoniato anche dal fatto che mentre di solito lo sentiamo suonare (bene) la sua chitarra, nel pezzo di apertura del lato B lo troviamo intento ad accompagnare una sicilianissima (per quanto possibile al nostro Stefano) e saltellante "Donna Riccia" niente meno che al mandolino, strumento che, per quanto acuto e squillante, porta con sè atmosfere di caldo, vacanze e quindi, ancora una volta, relax.

Alcol, pappagalli e mandolini ci hanno (per fortuna) fatto abbandonare la realtà al punto tale che ormai neanche più le parole hanno un senso: la conclusione del nostro EP è dunque affidata ad un pezzo che testo non ha, e a pensarci bene neanche una melodia o, ancor meno, un senso.

Ma che cos'è il vero relax se non smettere almeno per un attimo di chiedersi che senso abbia tutto?



lunedì 14 ottobre 2019

REAL!



C'è un che di strano quaggiù in città, e - se ti serve un pezzo che parli di fantasmi - chi chiamerai?
I RIFFLESSI! 
Grazie all'interesse di Edoardo Stoppacciaro, produttore e attore di questo film (nonché doppiatore e scrittore nella vita) siamo orgogliosi di far parte del più fantasmagorico dei progetti: "REAL! A ghostbusters tale", realizzato dai più grandi esperti e fan italiani della saga Ghostbusters. Con la nostra "Scricchiola Quel Mobile" contribuiremo almeno in parte all'atmosfera di questo grande film autoprodotto che non vediamo l'ora di gustarci!

Qui un assaggio!


lunedì 29 aprile 2019

QUARTETTO (di nuovo)!


E' con grande orgoglio che possiamo finalmente annunciare che i Rifflessi sono di nuovo un QUARTETTO!
Diamo con questo EP il benvenuto ad Andrea, ottimo chitarrista nonché polistrumentista (ne ascolterete delle belle) che ha deciso di accompagnarci dandoci la possibilità di migliorare il nostro suono e spaziare con gli arrangiamenti.

Per dare a questa novità comunque un segno di continuità ecco qui una selezione del nostro repertorio "classico" da matrimonio con l'immancabile "Carina" di Fred Buscaglione, la nostra dedica preferita alle spose.

Non poteva mancare un tributo alle due band che hanno ispirato il progetto Rifflessi sin dagli albori, dunque a seguire una beatlesiana "I Should Have Known Better" in un arrangiamento vocale ispirato alla versione dei Beach Boys.

Sul "lato B" di questo nuovo EP troviamo il nostro omaggio ad un grande quartetto vocale italiano, il Quartetto Cetra con la sua "Un Bacio A Mezzanotte". Con il falsetto abbiamo cercato di compensare alla mancanza di una cantante.

Chiude questa piccola rassegna il lento per eccellenza, uno dei pezzi più romantici mai scritti che abbiamo qui arrangiato alla maniera del grande Elvis Presley: "Cant Help Falling In Love".

Sperando che sia solo la prima di una lunga serie di registrazioni, non vediamo l'ora di sottoporre la nuova formazione alla prova del fuoco dei concerti dal vivo. Rimanete sintonizzati, a breve altre novità!

martedì 4 dicembre 2018

Ora lo sappiamo!


Ormai lo sappiamo che l'anno sta finendo e neanche il 2018 ha visto un album dei Rifflessi. C'è da dire però che ci siamo impegnati a pubblicare un bel po' di materiale e sono sicuro che il 2019 ci porterà soddisfazioni e forse qualche novità.
Ci accingiamo dunque a chiudere l'anno con un nuovo singolo che porta con sé due brani molto diversi.
Sul primo "lato" vi presentiamo quello che potrebbe essere il nostro tributo ad un film che ci ha fatto sognare, intriso com'era di voglia di emergere, successi, insuccessi, tutto intorno alla (breve) vita di un gruppo musicale immaginario in stile Beatles. Un po' come i Rifflessi, insomma.
E' per questo dunque che accanto a diversi clichè delle canzoni di piena "beatlemania" si possono scorgere sonorità leggermente più moderne (basta ascoltare le due canzoni di punta di "Music Graffiti" per capire di cosa sto parlando e se i cori che si rincorrono non vi piacciono, Stefano vi darà ragione). L'assolo tra l'altro ha sempre voluto essere una sorta di "abbraccio sonoro che si espande come la platea di un teatro antico" (non saprei come descriverlo meglio), qualcosa difficile da esprimere, ma che fortuitamente è trovo sia rappresentato molto bene dalla decorazione del soffitto che vedete in copertina. Aspettare la pubblicazione di questo brano (che era virtualmente pronto già diversi anni fa) ha oltretutto regalato una grande soddisfazione: finalmente anche sui brani dei Rifflessi si può riascoltare dai tempi di "Baciami Così" una dodici corde elettrica, tra le ultime arrivate nel nostro arsenale. Era davvero l'ingrediente che mancava.


Sul "lato" opposto troviamo invece un brano dal sapore autunnale, quasi completamente acustico: a parte un paio di interventi di chitarra elettrica (di cui il più lungo suonato dal nostro Paolo per la prima volta alla chitarra in una registrazione) tutti gli strumenti sono stati ripresi da un microfono.
Il nostro batterista comunque non si è limitato a suonare, ma ha anche prestato la voce per la traccia principale.
Gli arrangiamenti cercano di rappresentare quella tipica malinconia autunnale da "ritorno a scuola", quella mestizia per qualcosa che è finito (niente di filosofico: l'estate e la libertà) che ci fa un bloccare a singhiozzo (provate a contare gli stop nel brano) e che ci affloscia (la chitarra slide si presta bene a questo proposito). Nel frattempo il tempo peggiora e cominciano le piogge e i tuoni (i colpi di timpano).
Da notare che il simpatico intro di batteria, frutto di una semplice prova microfoni, ha rischiato di non essere incluso nel mix finale fino a poco tempo fa. La piattata conclusiva è invece il nostro "vorrei, ma non posso" di quando ripensiamo al gong che avevamo a disposizione su "Neanche Un Po'".



Non so ancora bene quando uscirà il nostro prossimo album, ma sono sicuro che questi due pezzi ci saranno e potrete apprezzarli anche in stereo.

Due chitarre, tre manici, ventiquattro corde:
la sezione "ringhiosa" dell'arsenale dei Rifflessi.

Paolo nel 2012 con la chitarra
con cui avrebbe registrato qualche anno dopo
la sua traccia di "Sono Un Po' Giù".

mercoledì 3 ottobre 2018

Che vita da cani!


Aperitivi di matrimonio, musica, pranzi di matrimonio, chitarre, cene di matrimonio...come si evince dalla foto in questi ultimi anni la nostra non è stata certo una vita da cani. Tuttavia però nel lontano 2013 ci venne proposto di realizzare un breve video da proiettare per una raccolta fondi in favore di un canile viterbese (la mia memoria non mi permette di essere più specifico). Quello che ne scaturì, piuttosto che un semplice saluto per dimostrare il nostro sostegno, fu un brano - o meglio - un ritornello che io e Stefano registrammo al volo con chitarra, piano e voci. Il provino per studiare il pezzo sembrava promettente, ma per lungo tempo rimase sepolto da mille altre priorità e rimase niente più di quello che era, ossia una strofa/ritornello armonizzata e ripetuta varie volte, intitolata "Forse Mi Sbaglio".
Quasi tre anni dopo (e qui posso essere specifico grazie allo storico delle registrazioni) la svolta: il pezzo fu dotato di una variazione, forse l'unica vera parte della canzone che piaccia a Stefano (!).
A fine 2016, in una delle nostre ultime registrazioni in sala, Paolo completò le tracce di batteria, svolgendo un ottimo lavoro soprattutto riguardo alle sovraincisioni della parte di mezzo, cosa dovuta alla sua seconda vita di percussionista della banda di Orte.
E poi cosa è successo?
Gli ultimi due anni hanno visto tagli, riduzioni, modifiche ai cori, strumenti inseriti e poi tolti e soprattutto mixaggio, tanto mixaggio. Non sono ancora sicuro che sia a posto, ma quale pezzo lo è mai veramente?


Il lato B di questo singolo ha una storia persino più antica. Il primo provino data al 2011 ed inizialmente voleva essere un esercizio per dimostrarmi che sapevo ancora fare un pezzo con soli tre accordi, cosa che sembra facile, ma gli addetti ai lavori sanno quanto sia probabile scadere nel già sentito.
Difficile da credere adesso, ma per qualche tempo il brano è stato ispirato alle sonorità di Buddy Holly e a quelle dei Beatles di Beatles For Sale e questo è stato il suo suono per circa quattro anni, fino a che con l'aggiunta di chitarra hawaiiana, sezione di fiati (grazie, inventore del kazoo) e soprattutto la batteria di Paolo in una delle nostre prime registrazioni "a distanza" il brano ha cominciato ad assumere sonorità alla Ob-La-Di, Ob-La-Da, inequivocabili dalle prime note della linea del basso. Sorvolerò sul periodo di mezzo in cui la batteria di prova era elettronica.
Tutto il resto, anche in questo caso, è stato lavoro di cesello, cesello continuo fino agli ultimi giorni in cui il pezzo stesso ci pregava di essere pubblicato, per non rimanere soltanto un provino nascosto nella memoria del computer.


E come al solito, in appendice:


Io e Stefano che scattiamo selfie per provare 
l'inquadratura del video della prima versione
di "Che Vita Da Cani".


La tanto usata e abusata 
chitarra hawaiiana di Thomann.