mercoledì 9 settembre 2015

QUARTO ALBUM, ERA ORA!


Ok, sembra che ci si sia fatta. Ce l'abbiamo talmente fatta che già sta girando a Viterbo - seppur in qualche caso ancora con delle copertine provvisorie - e ormai anche negli Stati Uniti (ho solo inviato una copia ad un caro amico).
Come promesso nel precedente post, eccovi servita la sorpresa: ha finalmente visto la luce il nostro quarto album! E non crediate sia stata una cosa semplice.
Innanzitutto nell'ultimo anno hanno visto la luce anche le figlie di Paolo e Stefano, non proprio una cosa facile da conciliare con sedute di registrazione. Inoltre non è stato semplice gestire le numerose parti vocali, completare brani dalla struttura bizzarra come quello che da il titolo all'album e cercare di dare al tutto un suono più professionale possibile (lo so, c'è ancora molto da fare).
Però la soddisfazione è tanta e le ragioni sono varie: è la prima volta che una formazione dei Rifflessi regge per due album consecutivi; è la prima volta che ci troviamo a lavorare esclusivamente su materiale mai maneggiato prima (non fu così per Pazzi Per La Tavola, in cui numerosi pezzi risentirono dei cambi di formazione); è la prima volta che pubblichiamo brani in più versioni, infatti molte delle canzoni già uscite come "singolo" nei mesi scorsi sono state ritoccate o pesantemente rielaborate per l'LP; è la prima volta che la scaletta dei pezzi ci piace e ci soddisfa tutti e tre, dalla prima all'ultima canzone. Insomma, una gestazione lunga, ma un risultato soddisfacente.
Ora che ho finito con i gongolamenti vorrei passare in rassegna i brani per darvi qualche notizia in più. Non ho nessuno che mi curi le note di copertina come facevano i Beatles, dunque ci devo pensare io.

AMOR MIO FUGACE
Un brano che suoni più acustico degli altri trovo sia sempre gradevole in un album. In questo caso però la chitarra hawaiiana ci ha messo del suo: si è praticamente suonata da sola e ha dato carattere alla canzone. Si ringrazia Paolo per aver sopportato la parte di falsetto.

OBIEZIONE
Quando hai i Beatles dentro che devi fare? Li sfoghi così, ricreando i loro suoni al limite del plagio. Scommetto non vi lamentereste se fossimo i Rutles.

UN'ALTRA ESTATE
Per un pelo non è stata la title track (credo che qualcuno in giro abbia delle copie provvisorie del cd proprio con questo titolo). Per il resto vedi sopra, ma a proposito dei Beach Boys. Questa volta però la canzone è piaciuta talmente tanto a Stefano che ha voluto la voce principale. Visto che ha sempre desiderato cantare Surfer Girl ma non l'abbiamo mai messa in repertorio, una volta che gli è capitata a mano una canzone in quello stile ha fatto in modo che fosse sua.

UN ANNO FA
Paolo è il nostro cantante ufficiale di cover italiane. Come per Stefano con Un'Altra Estate è naturale che quando ascolta un brano in stile Modugno & mandolini gli venga spontaneo prendersi la voce principale e (soprattutto) lasciare a me e a Stefano la rogna dei cori.
Rispetto alla versione "singolo" è notevole l'aggiunta della batteria completa.

IL MARE DISTANTE
Questa non la conoscevate! Non è ancora uscita in versione "singolo", dunque è uno dei due brani completamente inediti di questo album. Personalmente credo sia una delle migliori canzoni di Stefano, in cui canta da bassone, recita, fa i falsetti e come una sorta di dr.Frankenstein mette insieme pezzi di Buscaglione con altri degli Hollies e dell'Equipe 84. C'è anche una parte spagnoleggiante, ma è inutile, finché non ascoltate il pezzo non ve ne rendete conto.

PER PIU' DI UN BATTITO
Forse il brano più "moderno" della scaletta e per questo uno di quelli con i suoni più difficili da far uscire (non sono abituato a mixare in stile ABBA). Direte voi: ma ci sono solo chitarre acustiche, basso e cassa. Eh, ecco appunto.

INVERSIONE A U
Il nostro Stefano ha un debole per i mashup e qui si cimenta in un rockabilly/surf. Mi piace sapere che in questa versione "album" ho usato il mio amato basso Rivoli, ma dubito interessi a qualcuno oltre a me.

IO POTREI
Ok, mi vergogno un po' di questo testo (più o meno di quanto mi vergogno del titolo del nostro precedente album) ma giuro che l'ho fatto solo perché non riuscivo a trovare altre parole che fossero più coerenti con lo stile. E' una canzoncina salterina vagamente country/Buddy Holly, non è che potevo mettermi a parlare di economia o geopolitca. Giusto?

ATTENTA A TE
Come ci sta la canzone acustica, ci sta la canzone RUOCK. La chitarra fuzzettona era intesa per rimanere solo nella versione "singolo", ma poi ci siamo così tanto affezionati a questo suono grezzo che l'unica innovazione sull'album è stata inserire una traccia di campanaccio.

MIA MUSICA
Non lo nascondo, se Un'Altra Estate è la canzone che più piace a Stefano questa è quella che preferisco io. Il lavoro che ha fatto Paolo alle percussioni è magistrale, mi sembra ogni volta di ascoltare un'orchestra, magari diretta da Phil Spector (esatto, magari...). Come l'arrangiamento anche il testo è per me molto significativo e sono contento di aver inserito nella versione "album" delle tracce di xaphoon a completamento della vagonata di strumenti utilizzati in questa traccia.

AUSTRALIA
Stefano come me ha paura degli aerei, ma mentre a me ispirano solo pensieri di morte a lui fanno venire in mente gradevoli canzoncine surf dalle voci intricate come le saette che speri di non incontrare mentre voli da Roma a Perth. Una nuova influenza che sta prendendo piede tra i Rifflessi è quella della musica hawaiiana (la usiamo sempre come sottofondo ai matrimoni) e in questo pezzo è percepibile nei frenetici bonghi di Paolo.

QUA LA MIA CASA
Nostalgia e autobiografia in salsa surf. L'andamento trottante e il piano con il delay fanno molto Beatles, ma i cori sono nettamente Beach Boys. Che mi sia dato ai mashup anche io senza accorgermene? Comunque godetevi i bending dell'assolo: saranno tre note ma ci ho messo ore per tirarle come volevo che fossero.

WHISKY
I Beatles su Abbey Road si potevano permettere il medley lungo, noi per ora ci limitiamo a tre brani. Il chiacchiericcio raccolto in anni di video del cellulare rendeva l'idea sia di gente a passeggio sul lungomare di Qua La Mia Casa, sia di una serata festaiola (quella appunto di cui parla la canzone qui in esame) sia di un pubblico ad una nostra serata (anche se in realtà i nostri amici non vengono mai a sentirci - capito amici?). In questo secondo brano cantato dal nostro Paolo alla voce principale il rhodes era d'obbligo e ho lasciato che mi ispirasse il fantasma di Billy Preston (anche se non si sente).

CHIARA (shuffle)
Forse il pezzo che più si distingue dalla versione "singolo" ed è per questo che si è meritato una specie di sottotitolo. Mentre la prima versione era un provino elaborato per gioco da me e Paolo e cantato con la voce del Gabibbo, sull'album abbiamo preferito girasse in versione quasi live, con il grosso delle parti riprese in sala tutti insieme e meno strumenti possibile proprio come ad un concerto (l'organo tipo Hammond è stata una debolezza, lo ammetto). E' una delle performance più graffianti di Stefano alla chitarra e spero di suonarla spesso ai concerti.

PRENDI, PENSA, PARTI
In coda all'album, come una sorta di bonus track, c'è l'ultimo dei due brani ancora mai pubblicati neanche come singolo. Nelle intenzioni era un pezzo che doveva funzionare come apertura di album, un po' tipo It Won't Be Long su With The Beatles, ma vista la ruvidità abbiamo preferito tenerlo come ciliegina sulla torta, sperando che vi invogli a premere play un'altra volta per riascoltarvi l'intero album.


Spero di aver detto tutto e spero che per il prossimo album non debbano passare altri tre anni buoni (capito Paolo e Stefano?).
E ora i ringraziamenti, ché sul CD non c'entravano tutti e se ce li facevo entrare tanto non li avreste letti.
Grazie a Chiara, Benedetta e Anna che hanno sopportato e supportato. Grazie a Maria Azzurra e Lani che non hanno fatto impazzire i loro genitori e il loro bassista, solo un po'. Grazie a Ronn per la traduzione e per la pubblicazione della foto dei cd oltreoceano. Grazie ancora a Chiara per la foto di copertina e al bastone da selfie per la foto sul retro. Grazie a Copygraph che pazientemente ci stampa le copertine. Grazie ai Rifflessi che mi danno tante soddisfazioni. Grazie agli amici che hanno prestato a loro insaputa le loro voci. Grazie a quelli che stanno ascoltando il cd e a quelli che sono in attesa di una copia.
E grazie a quelli che hanno letto fino a qui.

Buon ascolto!
Qui la playlist completa dell'album.

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